Olio di palma: facciamo un po’ di chiarezza!

L’olio di palma è oramai noto a tutti ma il suo reale effetto sulla salute non è conosciuto, anzi molti sono i dubbi che gravitano intorno al tema. Oggi cerchiamo di fare un po’di chiarezza, sulla base delle nuove pubblicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

L’ISS pubblica con Protollo del 19/02/2016 un documento per dare un parere scientifico circa la tossicità eventuale dell’olio di palma, utilizzato come ingrediente. Il documento premette che nessun alimento o ingrediente è definibile come “tossico” di per sé, e che  […] la valutazione degli effetti sulla salute di un alimento o ingrediente non può prescindere dall’analisi del regime dietetico complessivo e, più in generale, dello stile di vita.”

Una premessa dunque che vale per qualsiasi alimento.

OLIO  DI PALMA: DI COSA SI TRATTA?

Si tratta di un olio ricavato dalla polpa del frutto della palma da olio e sottoposto ad un processo di raffinazione che gli conferisce un sapore neutro e al tempo stesso priva l’olio dei carotenoidi presenti nella sua forma grezza, riducendo inoltre il contenuto di vitamina E del 40%.

L’olio di palmisto, invece è ricavato dal seme del frutto ed è usato per glasse e decorazioni per prodotti dolciari.

Ciò che emerge è che il prodotto non è nocivo per una specifica componente, bensì per l’elevato contenuto di acidi grassi: “la letteratura scientifica non riporta l’esistenza di componenti specifiche dell’olio di palma capaci di determinare effetti negativi sulla salute, ma riconduce questi ultimi all’elevato contenuto di acidi grassi saturi dell’olio di palma rispetto ad altri ingredienti alimentari.

Gli acidi grassi saturi, infatti, sono sì necessari per il nostro organismo perché svolgono funzioni legate all’attività cellulare, ma eccessi relativi alla loro assunzione portano ad un aumento notevole del rischio di malattie cardiovascolari.

UN OLIO DA NON DEMONIZZARE MA NEPPURE DA OSANNARE: NON FA PIù MALE DEL BURRO MA NON VUOL DIRE CHE FACCIA BENE

La composizione dell’olio di palma è stata confrontata con quella di altri grassi, come margarina , burro od olio di girasole, .” L’olio di palma presenta un contenuto di acidi grassi saturi superiore alla maggior parte degli altri grassi usati in alimentazione, quali olio di semi di girasole, olio di soia e margarine vegetali […]. Solamente il burro ha un contenuto percentuale di acidi grassi saturi simile a quello dell’olio di palma, mentre l’olio di cocco mostra contenuti ancora superiori”.

Insomma, non molto cambia tra olio di palma e burro in termini di assunzione di grassi saturi. Ma il fatto che l’olio di palma non sia più nocivo del burro non vuol dire che sia un prodotto da osannare come elemento benefico per la salute.

Perché se vero è che “Non ci sono evidenze dirette nella letteratura scientifica che l’olio di palma, come fonte di acidi grassi saturi, abbia un effetto diverso sul rischio cardiovascolare rispetto agli altri grassi con simile composizione percentuale di grassi saturi e mono/poliinsaturi, quali, ad esempio, il burro.”

È anche vero che c’è di meglio: “Il minor effetto di altri grassi vegetali, come ad esempio l’olio di girasole, nel modificare l’assetto lipidico plasmatico è dovuto al minor apporto di acidi grassi saturi e al contemporaneo maggior apporto di polinsaturi.”

POCA CHIAREZZA E CONFLITTI DI INTERESSE

Una posizione ancora non chiara quella dell’ISS che addirittura segnala che “alcune pubblicazioni prese in considerazione nel presente parere (incluse alcune metaanalisi) sono supportate finanziariamente, come indicato dagli stessi Autori, da associazioni ed Enti che possono rappresentare un conflitto di interesse”.

A chi credere? Il dato certo è che i grassi saturi in quantità eccessive mettono a rischio la nostra salute (l’assunzione dei grassi saturi secondo la Società italiana di Nutrizione Umana non dovrebbe superare il 10% dell’apporto energetico totale.)

Dunque, in ogni caso meglio contenere il consumo  di prodotti con grassi saturi: sono quelli contenenti ad esempio burro, olio di cocco e sì, anche olio di palma.

photo by: ilfattoalimentare.it

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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