Il benessere passa anche dai piedi: il massaggio plantare

I massaggi come sappiamo, sono moltissimi e si tratta di una delle tecniche più efficaci per ridurre disturbi ed inestetismi, oltre che per rilassare corpo e mente. Il massaggio ai piedi è uno di questi. Non si tratta di un semplice massaggio ma di una vera e propria pratica olistica,  che risale  a tempi antichissimi.

Parliamo più precisamente di riflessologia plantare. Il termine riflessologia richiama il fatto che il trattamento ha efficacia perché nel massaggiare un punto specifico del piede “per riflesso” si apporta beneficio ad un apparato del corpo, ad esempio quello circolatorio nervoso o muscolare.

Ricordiamo che non si tratta d una pratica medica convenzionale per cui il riflessologo non è un medico. Quella della riflessologia plantare, come le altre pratiche olistiche, è una terapia complementare che può fungere da supporto alle cure scientifiche convenzionali, per curare disturbi come emicranie, dolori muscolari, stati nervosi.

Il massaggio preventivo e il trattamento

Questa pratica è utilizzata anche per stimare lo stato di salute del paziente. Chi opera il massaggio, stimolando determinati punti della pianta del piede riesce a comprendere quali apparati vivono uno stato di malessere.

Fatta un analisi dei disturbi si sceglie un percorso terapeutico in più sedute (dunque non un singolo massaggio) in relazione ai disturbi del soggetto che si sottopone al trattamento.

 Le origini

Il trattamento risale al 500 a.C. in Cina ed India. Qui vennero praticati i primi massaggi che mettevano in relazione più punti del corpo: massaggiando un punto, essi compresero che ne traeva beneficio un altro punto o apparato del corpo.

Le basi per la riflessologia vennero gettate da Sir Henry Head e Pehr Hrnrik Ling, che nel XVII secolo avevano notato la connessione tra la pianta del piede ed organi del corpo differenti. Tali constatazioni vennero prese in considerazione da William Fitzgerald che elaborò delle importanti teorie a riguardo.

La terapia zonale

Fu proprio Fitzgerald a parlare di terapia zonale, un trattamento che prevede l’identificazione di dieci zone somatiche e dieci rispettive zone podaliche che appartengono appunto al piede. Ogni zona podalica è riferita ad una zona somatica. Trattandone una ne trarrebbe beneficio un’altra. Come? Attraverso le “vie biomatiche”, dei flussi energetici che trasmettono i riflessi da una zona podalica ad una somatica. Quando vi è un blocco a livello di tali vie si genera un malessere nell’individuo. Il massaggio mira a sbloccare le vie e ripristinare l’equilibrio e dunque il benessere.

Come si effettua il massaggio?

Innanzitutto viene effettuato a mani nude o con l’ausilio di piccoli apposti strumenti. Il massaggio deve tener conto inoltre della direzione, della pressione più o meno intensa di esecuzione, e della durata della singola pressione (massimo 10 secondi) e di tutto il trattamento che può protrarsi dai 10 ai 30 minuti.

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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