Il benessere è anche sul posto di lavoro: frutta, scrivanie alte e movimento

Il Ministero della Sanità britannico ha lanciato un programma per preservare la salute dei dipendenti sul posto di lavoro.

Ogni giorno ore e ore sulla scrivania, pausa caffè con snack iper-calorici e pranzi fatti al bar con panini poco salutari: quante volte anche a voi è capitata una giornata del genere in ufficio?

In Gran Bretagna però vogliono mettere un freno alle cattive abitudini sul posto di lavoro e il Ministero della Sanità ha lanciato un programma per salvaguardare la salute dei dipendenti: scrivanie alte per rimanere in piedi, un frutto al giorno, bici per andare e tornare da lavoro e consulenze mediche fanno parte di un piano nazionale che non ha precedenti.

Se tutti i dipendenti sono orientati al business l’azienda deve cercare di facilitare la giornata dei propri lavoratori grazie a sane abitudini: “Il business deve impegnarsi di più per il benessere fisico della propria forza lavoro” ha detto Matt Hancock, ministro della Sanità britannico. Hancock non è nuovo a questo genere di iniziative visto che anche in passato ha provato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema promuovendo al ministero l’installazione di scrivanie alte che migliorano la salute e la postura dei dipendenti: “Lavorando in piedi si consumano 50 calorie all’ora. Tre ore a giorno significa 150 calorie al dì”.

Il ministro ha anche chiesto alle aziende di mettere a disposizione delle biciclette ai propri lavoratori, di organizzare riunioni in piedi e di offrire un frutto gratis al mondo alla mensa aziendale. Con il motto “Movimento è salute” si vuole incoraggiare uno stile di vita più sano che, in altri termini, significa anche alleggerire il peso del lavoro del National Health Service (NHS), ormai in difficoltà vista l’assenza di medici e infermieri. Proprio qualche tempo fa Theresa May ha inserito un finanziamento di 20 miliardi per la Sanità ma secondo gli addetti ai lavori questa misura straordinaria non sarà sufficiente per superare il deficit. Ecco perché anche le aziende private sono state incoraggiate a migliorare la qualità del lavoro dei propri dipendenti.

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