Lo stress? Si trasmette con il contatto, ecco lo studio che fa discutere

Secondo una ricerca dell’Università di Calgary lo stress si diffonde rapidamente grazie al contatto e a interazioni sociali.

Nella società moderna in cui viviamo lo stress è uno dei fattori più diffusi in tutto il mondo. Spesso i ritmi frenetici cui siamo costretti portano il nostro organismo a indebolirsi e una delle maggiori cause della nostra debolezza, o intolleranza, è proprio lo stress.

Una nuova ricerca scientifica ha affermato che lo stress si trasmette addirittura tramite il contagio. La scoperta è stata fatta dall’Università di Calgary e lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience. Secondo i ricercatori lo stress riesce a diffondersi in maniera molto rapida in quanto contagioso come l’influenza: basta un contatto e una persona può potenzialmente “contrarre” lo stress.

Lo studio ha analizzato il comportamento di alcuni topi, suddivisi in coppie tra maschi e femmine. Dopo un determinato periodo di tempo uno dei due topi rinchiusi in gabbia veniva allontanato, sottoposto a comportamenti stressanti e quindi riportato a contatto con l’altro topo. Gli studiosi hanno notato che i livelli di corticosterone, una sostanza legata a doppio filo con lo stress, aumentavano notevolmente in entrambi i soggetti, “I neuroni che controllano la risposta del cervello allo stress hanno mostrato cambiamenti nei partner non stressati identici a quelli che abbiamo osservato negli animali sottoposti a stress” ha affermato Toni-Lee Sterley, che ha partecipato alla ricerca. Inoltre i ricercatori hanno affermato che i livelli di corticosterone aumentavano anche se il soggetto “stressato” entrava in contatto con un terzo topo. Secondo loro si tratta di un “contagio chimico” che accade attraverso un segnale di allarme del topo sottoposto a stress: gli altri roditori percepiscono il suo malessere attraverso il suo feromone, che viene rilasciato dopo che si attivano alcune cellule del cervello. Gli altri topi dunque captano tale segnale e ne vengono influenzati, divenendo stressati anch’essi.

Lo studio sui topi dei ricercatori canadesi potrebbe essere una chiave di lettura anche per studiare gli effetti dello stress sugli esseri umani: “Possiamo cominciare a domandarci se le esperienze o gli eventi stressanti delle altre persone possano cambiarci in un modo che non comprendiamo ancora” ha spiegato Jaideep Bains, a capo del team di studiosi. “Se alcuni effetti dello stress sono cancellati dalle interazioni sociali, ma questi benefici sono limitati alle femmine, questo potrebbe guidarci nello sviluppo di approcci personalizzati per il trattamenti di disturbi legati allo stress nelle persone”. I ricercatori hanno infatti notato che lo stress a volte era reversibile, ma solo nelle coppie di femmine, non in quelle dei topi maschi.

 

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